«Fiabe e boschi» l’XI edizione inaugura a Rubiana il 7 settembre 2024
FIABE E BOSCHI XI edizione
FRANCESCO TABUSSO. LA TRASGRESSIONE COME REGOLA
con l’amico Giacomo Soffiantino
8 – 29 settembre 2024
Inaugurazione sabato 7 settembre 2024 ore 16.30
Pinacoteca comunale, Piazza Roma 5 Rubiana
la mostra prosegue a Casa Tabusso Borgata Gai 21, Rubiana
Dall’8 al 29 settembre 2024 si svolgerà a Rubiana in Valle di Susa, l’XI edizione di “Fiabe e boschi. Biennale Francesco Tabusso” la rassegna d’arte promossa dal Comune di Rubiana e dall’Archivio Francesco Tabusso che vede protagonisti in una doppia esposizione Francesco Tabusso e Giacomo Soffiantino nella rinnovata Pinacoteca comunale e nella casa dell’artista. La mostra si intitola «Francesco Tabusso. La trasgressione come regola, con l’amico Giacomo Soffiantino» è curata da Gianfranco Schialvino e accompagnata dal catalogo Prinp Editoria d’arte.
Grazie alla preziosa collaborazione dell’Archivio Soffiantino, si riparte idealmente dalla prima edizione di “Fiabe e boschi” del 2007 quando la collezione comunale prendeva vita dal desiderio di Francesco Tabusso di portare a Rubiana un messaggio di riconoscenza per la cittadinanza onoraria ricevuta e un segno della sua esperienza di artista. Soffiantino fu infatti tra i primi artisti ad aderire donando nel 2007 un suo dipinto – Fantasie nel bosco – per la nascente collezione.
Le mostre guidano il visitatore nella lettura dell’opera dei due artisti: la Pinacoteca ospita una selezione di paesaggi di Tabusso a confronto con il grande trittico Le radici dell’oggi di Soffiantino; nella casa di famiglia, invece, sono esposti disegni, acquerelli, litografie, acqueforti, chine in una selezione di opere rappresentative di quattro decenni.
Racconta Gianfranco Schialvino nel suo testo «La trasgressione per un artista è regola per necessità, l’invenzione si sostituisce alla copia, l’idea scavalca il déjà-vu, la scintilla crea l’esplosione. La trasgressione è in Soffiantino e in Tabusso, allo stesso modo e con la stessa intensità, e cercarla, trovarla e studiarla in una differenza così sostanziale di tecnica compositiva e di stile ce li fa conoscere e poi guardare con diversa sorpresa e ammirazione, rendendoceli infine vicini ancorché paralleli, ambedue alla ricerca di un linguaggio che da personale diventa unico, e poi universale.
Tabusso trasgredisce in maniera istintiva. Ce ne accorgiamo subito: la pennellata densa e appiccicosa che va a sbattere sulla tela denota l’impeto del proclama, il colore che cerca il contrasto definisce il tono squillante del concetto da sviluppare, le sovrapposizioni di materia servono a ribadire l’idea, l’effetto finale è sempre a macchia, ben chiaro e delimitato, in una visione che è sintesi di elementi aggregati in capitoli come i vetri parlanti di una cattedrale Gotica. Soffiantino distrugge i canoni della pittura lavorandola dal di dentro: la sua pennellata non macchia, ma scrive. Scrive con segni che via via nel tempo diventano sempre più minuti, che trovano la loro forza in uno sforzo comune, in una tempesta di granelli di sabbia che stravolgono un paesaggio di dune, di formicole invisibili che divorano un prato, di spighe che sotto il vento riescono a mutare i colori di un campo di grano mille volte in un attimo.»
La Pinacoteca Comunale «Francesco Tabusso», è nata nel 2007, con la donazione del quadro di Tabusso Il cane di Bombarda; negli anni artisti, pittori, grafici e scultori hanno contribuito, con personali donazioni, alla formazione della collezione pubblica del paese; nel 2016 vengono allestite nuove sale espositive, ridefinite grazie all’intervento di Massimo Venegoni e Angelo Mistrangelo. La raccolta è stata ordinata dando evidenza ai maestri del Novecento piemontese agli esponenti del mondo fantastico e fiabesco, ad opere astratte e informali e a quelle iperrealiste, in una sorta di percorso che unisce i paesaggi tradizionali alle composizioni del nuovo Millennio, senza trascurare la grafica e la scultura.
Negli anni successivi, grazie al costante impegno dell’amministrazione comunale, di Marco Marzi in veste di curatore e all’Associazione Ars Rubiana nata nel 2022, oltre alla valorizzazione della collezione permanente, sono state organizzate diverse e interessanti mostre dedicate ad importanti artisti tra cui Fernando Eandi, Tino Aime, Antonio Carena, Sandro Cherchi, Mario Calandri, Marcello Boglione e molti altri.
Infine nel maggio di quest’anno la Pinacoteca ha riaperto in una rinnovata veste, resa possibile dai lavori di ristrutturazione finanziati dal PNRR. Questi interventi non solo hanno migliorato l’accessibilità della struttura sotto ogni aspetto, permettendo a un pubblico ancora più ampio di fruire delle sue collezioni, ma hanno anche consolidato il suo ruolo come polo culturale della comunità.
🟢 Le mostre sono a ingresso libero e aperte al pubblico nei seguenti orari:
🕙 Dall’8 al 29 settembre 2024 – Sabato e domenica 10.00-12.00 15.30 – 18.30
📍Pinacoteca Comunale – Piazza Roma 11, Rubiana
📍Casa Tabusso – Borgata Gai 21, Rubiana
📞 Per info: info@pinacotecatabusso.it – 347 9111015 – info@archiviotabusso.it – 348 4455959
Parallelamente alla rassegna Fiabe e Boschi di Rubiana, a Corio, l’associazione culturale AR.CO Arte Corio promuove la mostra «Giacomo Soffiantino. La regola della trasgressione, con l’amico Francesco Tabusso» che sarà inaugurata domenica 8 settembre alle ore 16.00 presso la Chiesa di Santa Croce, piazza della Chiesa, visitabile dal giovedì alla domenica con orario 10.30-12.30 e 16.00 -19.00.
AR.CO nasce nel 2012 dal desiderio di Giacomo Soffiantino di creare a Corio un Museo d’arte contemporanea all’aperto. Nelle sue parole l’intento dell’associazione: “Tre sono le verità del museo pubblico: conservazione, documentazione, educazione.”